Avvento
Mercoledì, 27 Novembre 2013
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Tutti i grandi eventi esigono una preparazione. Per questo, la Chiesa ha istituito, nella Liturgia, un periodo che precede il Natale: l'Avvento. Ma, lungo la storia della Chiesa, ha assunto diverse forme. La Santa Chiesa ha istituito un periodo di preparazione, per sottolineare l'importanza di questo avvenimento e offrire a tutte le anime cristiane i mezzi di purificazione per celebrare degnamente questa solennità. Questo periodo è chiamato Avvento.
Significato del termine
Avvento - adventus, in latino - significa venuta, arrivo. È una parola di origine profana che designava la venuta annuale della divinità pagana, al tempio, per fare visita ai suoi adoratori. Si credeva che il dio, la cui statua era lì oggetto di culto, rimanesse in mezzo a loro durante la solennità. Nel linguaggio corrente, denominava anche la prima visita ufficiale di un personaggio importante, una volta assunto un alto incarico.Così, alcune monete di Corinto perpetuano il ricordo dell'adventus augusti, ed un cronista dell'epoca qualifica con l'espressione adventus divi il giorno dell'arrivo dell'Imperatore Costantino. Nelle opere cristiane dei primi tempi della Chiesa, specialmente nella Vulgata, adventus si trasformò nel termine classico per designare la venuta di Cristo sulla terra, ossia, l'Incarnazione, inaugurando l'era messianica e, dopo, la sua venuta gloriosa alla fine dei tempi.
Il sorgere dell'Avvento Cristiano
Le prime tracce dell'esistenza di un periodo di preparazione al Natale appaiono nel V secolo, quando San Perpetuo, Vescovo di Tours, stabilì un digiuno di tre giorni, prima della nascita del Signore. È sempre della fine di questo secolo la "Quaresima di San Martino", che consisteva in un digiuno di 40 giorni, a partire dal giorno dopo la festa di San Martino. San Gregorio Magno (590- 604) fu il primo papa a redigere un ufficio per l'Avvento e il Sacramentario Gregoriano è il più antico nel predisporre messe specifiche per le domeniche di questo tempo liturgico.
Nel secolo IX, la durata dell'Avvento si ridusse a quattro settimane, come si legge in una lettera del Papa San Nicola I (858-867) ai bulgari. Nel XII secolo il digiuno era già stato sostituito da una semplice astinenza. Malgrado il carattere penitenziale del digiuno o astinenza, l'intenzione dei papi, nell'alto Medioevo, era quella di provocare nei fedeli una grande aspettativa per la venuta del Salvatore, orientandoli in vista del suo ritorno glorioso alla fine dei tempi.
Da qui il fatto che tanti mosaici rappresentavano vuoto il trono del Cristo Pantocrator. Il vecchio vocabolo pagano adventus si intende anche nel senso biblico ed escatologico di "parusia".
L'Avvento nelle Chiese dell'Oriente
Nei diversi riti orientali, il ciclo di preparazione per il grande giorno della nascita di Gesù si è formato con caratteristiche accentuatamente ascetiche, non abbraccia tutta l'ampiezza dell'attesa messianica che caratterizza l'Avvento nella liturgia romana Nella liturgia bizantina si distingue, nella Domenica precedente al Natale, la commemorazione di tutti i patriarchi, da Adamo a Giuseppe, sposo della Santissima Vergine Maria. Nel rito siriaco, le settimane che precedono il Natale si chiamano "settimane delle annunciazioni". Esse evocano l'annuncio fatto a Zaccaria, l'Annunciazione dell'Angelo a Maria, seguita dalla Visitazione, la nascita di Giovanni Battista e l'annuncio a Giuseppe.L'Avvento nella Chiesa Latina
È nella liturgia romana che l'Avvento assume il suo significato più ampio. Molto differente dal bambino povero e indifeso della grotta di Betlemme, ci appare Cristo, nella prima Domenica, pieno di gloria e splendore, potere e maestà, attorniato dai suoi Angeli, per giudicare i vivi e i morti e proclamare il suo Regno eterno, dopo gli avvenimenti che precederanno questo trionfo: "Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti" (Lc 21, 25) "Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'Uomo" (Lc 21, 36). È la raccomandazione del Salvatore.Come rimanere in piedi davanti al Figlio dell'Uomo? A noi tocca arrossire di vergogna, come dice la Scrittura. La Chiesa così ci invita alla penitenza e alla conversione e ci colloca, nella seconda Domenica, davanti alla grandiosa figura di San Giovanni Battista, il cui messaggio aiuta a mettere in risalto il carattere penitenziale dell'Avvento.
Con la gioia di chi si sente perdonato, la terza Domenica comincia con la seguente proclamazione: "Rallegratevi sempre nel Signore. Nuovamente io vi dico: rallegratevi! Il Signore è vicino". È la Domenica Gaudete. Essendo ormai prossimo l'arrivo dell'Uomo- Dio, la Chiesa chiede che "la bontà del Signore sia conosciuta da tutti gli uomini". I paramenti sono rosa.
Nella quarta Domenica, Maria, la stella del mattino, annuncia l'arrivo del vero Sole di Giustizia, per illuminare tutti gli uomini. Chi, meglio di Lei, per condurci a Gesù? La Santissima Vergine, nostra dolce avvocata, riconcilia i peccatori con Dio, addolcisce i nostri dolori e santifica le nostre gioie. È Maria la più sublime preparazione al Natale.
Con questo tempo di preparazione, la Chiesa vuole insegnarci che la vita in questa valle di lacrime è un immenso avvento e, se viviamo bene, cioè, in accordo con la Legge di Dio, Gesù Cristo sarà la nostra ricompensa e ci riserverà in Cielo un bel posto, come sta scritto: "Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano" (1Cor 2, 9).